BREVE STORIA DEL CASATO RENIER

      

"La fameggia Renier sempre xe stada Casa d'omini grandi, e de gran cuor, e, al pari, al dì d'ancuo la xe onorada" (Carlo Goldoni)

   

Lo stemma è partito di nero e d'argento, allo scaglione dell'uno nell'altro. Anticamente era d'argento alla fascia di nero (o di rosso); un documento del 1547 (Correr) riporta che l'arma era d'argento in campo nero, da una parte, e viceversa dall'altra: da questa struttura ebbe origine lo stemma successivo. La corona è quella dei patrizi veneziani, cioè < cerchio d'oro, gemmato e contornato, sostenente otto fioroni stilizzati (dei quali tre e due mezzi visibili) alternati da altrettante perle (quattro visibili)>.

1° stemma Renier

L' Enciclopedia storico nobiliare dello Spreti riporta che la famiglia Renier venne a Venezia nell'anno 1092 da Ragusa (l'attuale Dubrovnik, in Croazia), ma dice anche erroneamente che essa costituiva un ramo della nobile famiglia Ranieri di Perugia .

Dalle nostre ultime ricerche ci appare la realtà però diversa: Amadore Spada, padre di Raniero capostipite dei Renier, proveniva da Gubbio ed era figlio di Tebaldo e di Bonizza Aldrobrandini. Le famiglie Spada e Aldrobrandini furono nobilissime, ed annoverarono oltre a molti cardinali anche il Papa Clemente VIII (Ippolito Aldrobrandini).

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Amadore Spada e Alerano fratelli

stemma Aldobrandini

 

 

      Il figlio di Raniero : Nicolò Renier venne accolto nella nobiltà veneziana nel 1122.

                                                 

La famiglia Renier di Venezia

 assunta da principio nel patriziato, ne rimase esclusa nel 1297 con la serrata del Maggior Consiglio voluta dal Doge Pietro Gradenigo. Solo nel 1381 vi fu riammessa per particolari benemerenze acquisite da Nicolò nel corso della guerra contro i genovesi (fornì ed equipaggiò una galea che sotto il suo comando combattè in quella accanita lotta, contribuendo inoltre con ingenti somme di denaro unitamente con altri Renier).

Sono tanti i personaggi celebri che questa famiglia diede alla patria, ricordiamo in particolare Paolo Renier,

 

 penultimo doge di Venezia. Nipote del doge fu Giustina Renier Michiel, una delle più illustri donne che possano vantare i tempi moderni. I rami della famiglia Renier di Venezia furono principalmente quattro: di Cà Foscari (estinto fine settecento), di S. Margherita 1° (estinto fine settecento), di S. Margherita 2° (estinto metà settecento), e di S. Stae (lo stesso del doge Paolo) tuttora esistente.

Un ramo della famiglia, staccatosi attorno al XII secolo, pose residenza a Chioggia, ed ebbe in ogni tempo un notevole rilievo nella storia di questa cittadina. Tra l'altro fece costruire l'altare di S. Liborio nel Duomo; sotto quest'altare è riprodotto, in marmo, lo stemma di famiglia.

Altre personalità di rilievo (ramo di Venezia):

Ottone Renier. Il suo nome si trova fra quanti contribuirono nel 1151 alla costruzione del campanile di S. Marco. Nel 1155 è fra i fondatori della Chiesa di S. Matteo, assieme a Lamberto.

Nicolò Renier (di Tomaso). Nel 1343 fu inviato come ambasciatore presso Zanibec, imperatore dei Tartari.

Nicolò Renier (di Pantalone). Proprietario di molte navi partecipò attivamente alla guerra di Chioggia contro Genova; il 4 settembre 1381 fu riconfermato nobile, ed ammesso al Maggior consiglio, assieme ai suoi discendenti.

Girolamo Renier.  Nel 1406 Priore del Monastero di S. Croce in Padova, dell'ordine dei canonici di S. Giorgio in Alga.

Clemente Renier (di Nicolò). Nel 1445 Priore di S. Croce in Padova, poi Vescovo di Arcadia, e infine Vescovo di Candia.

Giacomo Renier (di Marco). N. 1460. Provveditore a Spalato e nel 1500 Provveditore a Napoli di Romania. Durante la difesa contro i turchi venne ferito a morte nel 1501. Fu sepolto a Venezia nel chiostro di S. Francesco della Vigna.

Daniele Renier (n.1476-m.1535). Procuratore di S. Marco ed Umanista. Nacque a Venezia da Costantino (n.1440-m.1484) e da Maria Leonardi. Nel 1501 fu elettore ducale di Leonardo Loredan e dal 1508 al 1510 Avogador di Comun, nel 1517-1518 Capitano di Verona e nel 1520 fece parte del Consiglio dei Dieci. Il 7 Dicembre 1534 fu eletto Procuratore di S. Marco de Sopra. Egli però fu anche insigne umanista, appassionato collezionista di codici antichi, studioso di ebraico e di matematica.

 

Sebastiano Renier (di Giacomo). N. 1510. Fu capitano a Bergamo, capo dei quaranta. Podestà a Malvasia, Podestà e capitano a Rovigo.

Gasparo Renier (di Girolamo). N. 1511. Capitano Grande del Regno di Candia. Podestà di Brescia e Padova. Podestà e Capitano di Rovigo. Podestà di Verona.

Andrea Renier (di Giacomo di Andrea). N. 1514. Fu Podestà a Treviso, Verona e Brescia. Sposò Fiordalisi Zorzi. Venne sepolto nella chiesa di S. Andrea.

Giacomo Paolo Renier (di Andrea). N. 1529. Provveditore in Istria, Podestà di Cologna, nel 1598 venne eletto Procuratore di S. Marco. Sposò  Chiara Soranzo. Morì a 87 anni e fu sepolto nella chiesa di S. Andrea.

Federico Renier (di Alvise). Capitano a Verona intorno il 1540, nel Cadore ed a Crema. Capo dei Dieci, Avogador de Comun, Rettore della Canea. Ambasciatore a Roma in occasione dell'elezione di Pio III. Candidato a doge nell'elezione del doge Lando. Morì a 80 anni; è sepolto nell'altare Renier alla Madonna dell' Orto.

Alvise Renier (di Federico). Commissario in Dalmazia, Provveditore alla Canea, Provveditore a Cattaro, Ambasciatore a Costantinopoli (1545), Duca di Candia (1550), fu candidato a doge nella elezione del Doge Priuli, ottenendo 21 voti, vicino il quorum dei 26 richiesto.

Giovanni Renier (di Federico). Nacque il 16.9.1507. Fu Podestà a Treviso, Capitano di Cipro (1552-1554) e Governatore Civile di Cipro (1557-1559). Stemma di famiglia sopra il centrale dei tre archi in stile romano nella piazza della Cattedrale di S. Nicola a Famagosta. Fu eletto Senatore.

Bernardino Renier (di Federico). N. 1511. Provveditore a Cattaro, Capo dei dieci. Depositario della Zecca. Provveditore a Orzinuovi. E' stato ritratto dal Tintoretto tra i Savi che seguono il doge Da Ponte, nel dipinto centrale della sala del Maggior Consiglio.

Federico Renier (di Bernardino). Capitano Comandante della 24^ galea veneziana "Il Cristo Risorto di Venezia (II)" dell' ala sinistra della flotta cristiana alla vittoriosa e storica battaglia di Lepanto contro la flotta turca il 7 Ottobre 1571. Monumento funerario nella chiesa della Madonna dell'Orto (dove c'è anche la tomba del Tintoretto) a Venezia con epigrafe commemorativa in latino del fratello Giovanni  datata 7 Marzo 1601 (in fondo della navata a sinistra). Ecco il testo dell'iscrizione: <Federico Rhenerio senatori integerrimo summis honorib. ac reip. munerib. maxima cum laude perfuncto qui praecipue in memorabili belli navalis cunflictu contra Turcas ad Echinadas se acerrimu religionis ac patriae defensorem praebuit - oblit MDCI die 7 martii - Ioannes Rhenerius frater P.C.> Divenne Podestà e Capitano di Treviso (1583), Luogotenente a Udine (1591), Censore (1592), nel Consiglio dei Dieci (1594-1596-1597), Podestà a Padova (1597). Un dipinto al museo di Padova raffigura la presentazione alla Vergine di Federico Renier.

 

Bernardino Renier (di Giovanni). N. 1595. Fu senatore, Capo dei dieci, Podestà a Brescia, e Provveditore alla milizia di mare. Sposò Faustina Priuli.

Giovanni Renier (di Bernardino). N. 1552. Podestà a Verona e Chioggia. Savio alle Acque (1595). Capitano a Bergamo.

Lorenzo Renier (di Alvise). Nato il 31.12.1604 si dedicò sin da giovane alla carriera militare. Fu Capitano della Guardia a Candia e Capitano a Corfù. Ricoprì un ruolo di primo piano (Capitano straordinario delle 7 galeazze) nelle battaglie navali che negli anni 1656-57 si svolsero presso l'arcipelago greco e all'interno dei stretti dei Dardanelli. Morti i 2 comandanti superiori in battaglia Lorenzo Renier prese il comando generale della flotta.

Lancillotto Maria Renier (di Daniele). N. 1645. Ricoprì almeno 17 cariche, Inquisitore, Capo dei Dieci, Senatore, Censore, Revisore in Zecca, Provveditore alla Giustizia.

Costantino Renier (di Gerolamo). Ricoprì ben 23 cariche, tra cui Capitano di Brescia e Podestà di Verona.

Federico Renier (di Alvise). N. 1659. Camerlengo, Podestà e Capitano a Treviso, senatore, Capitano a Padova, Provveditore a Brescia. morì nel 1732.

Daniele Renier. (di Antonio). N 1643. Rettore a Belluno (1669); stemma in pietra sopra la porta Dante (ex Reniera), sul fronte verso piazza dei Martiri. Podestà a Brescia e Bergamo. ricoprì 17 cariche.

Girolamo Renier (di Giovanni). N. 1626. Capitano di Padova (1678) e Provveditore a Palmanova (1684-1686). Sindaco in Morea. Sposò Paolina Renier di altro ramo ed in seconde nozze Isabella, figlia del Doge Carlo Contarini. Monumento nella piazza principale di Palmanova.

Daniele Renier (di Lancillotto Maria). N. 1684. Fu Provveditore a Cattaro, a Capodistria, a Crema. Podestà di Capodistria. Protesse il Goldoni, che gli dedicò una commedia. Sposò in prime nozze (1718) Maria Soderini, ed in seconde (1733) Marta Priuli.

Bernardino Renier (di Federico). N. 1693. Senatore, il suo nome è inciso sulla vera da pozzo al centro del campo di S. Margherita, che egli fece costruire in qualità di provveditore di Comun nel 1726. Fu proprietario del teatro di S. Angelo (Goldoni gli dedicò il dramma per musica "Amore e caricatura"). Sposò nel 1721 Caterina Querini.

Andrea Renier (di Daniele). n. 1677. Fu il padre del doge Paolo. Fu senatore, Capitano di Brescia (1716-1717), Camerlengo, Provveditore di Comun, Provveditore alla Sanità.

Isabella Renier Lombria (di Lancillotto Maria). Nei primi anni del settecento accoglieva nel suo palazzo famosi compositori come Benedetto Marcello e Michelangelo Gasparini, che davano concerti agli ospiti nel suo famoso salotto. Fu dallo stesso Benedetto Marcello amata. Ospitò nella sua casa durante i primi anni della sua carriera il famoso mezzosoprano Faustina Bordoni. Cultrice delle lettere e della poesia, fu annoverata nell' accademia degli Arcadi di Roma con lo pseudonimo di Delmira Trinacria.

Girolamo Renier (di Andrea). N. 1706. Fratello del doge Paolo. Podestà e Vice Capitano di Brescia. Ottenne l'investitura per sè, il nipote Andrea e per i successori, del Feudo di Fossaragna.

Angela Maria Renier (di Daniele). Nel 1757 prese il velo nel monastero di S. Caterina, assumendo il nome di Maria Giovanna. Poemetti le furono dedicati dalla poetessa e cugina Cornelia Barbaro Gritti (in arte Aurisbe Tarsense), www.intratext.com/IXT/ITA2454/_P5C.HTM  e dal Goldoni (Polisseno Fegeio).

Andrea Renier (di Paolo). N. 1734. Figlio del Doge, fu Capitano e Vice Podestà di Vicenza (1761), e per tre anni ambasciatore a Roma presso Pio VI.

Bernardino Renier (di Alvise). N. 1762. Studioso, amante delle arti, amico del Canova (che aiutò nei primi anni della carriera). Fu l'ultimo elemento del ramo di Cà Foscari. Vedi sotto note in Felicita Bertrand Renier.

Antonio Renier (di Andrea). N. 1708. Fratello del Doge Paolo, Fu Capitano a Zante, Provveditore in Istria, Capitano e vicePodestà a Padova, Provveditore Generale di Dalmazia (1765-1768). Capitano del Golfo, carica equivalente ad Ammiraglio della flotta dell'Adriatico. Esiste un superbo dipinto di Alessandro Longhi al Museo Civico di Padova.

 

Alvise Melchiorre Renier (di Andrea). N. 1759. Nipote del doge, fu senatore ed in seguito cavaliere dell' Ordine di Malta. Venne decorato del titolo di conte dall'Imperatore d'Austria. Sposò Marina Corner. Morì nel 1832. E' sepolto nel cimitero di Pontecasale, con lapide e stemma. Accanto alla sua tomba - molto povera ed in precario  stato - c'è quella della figlia Elena sposata Vendramin Calergi. La figlia di questi, anch'essa chiamata Elena (1807-1894) e sposata Valmarana, lasciò con testamento a favore dei sordomuti la sua bellissima settecentesca villa, tipica veneta, sita a Noventa Padovana in provincia di Padova per realizzare secondo il suo desiderio ”l’Istituto per ricovero, mantenimento, istruzione ed educazione delle sordomute povere del Comune medesimo e dei Comuni della Provincia di Venezia, e di altri scelti dalle stesse Suore Canossiane". Sotto vedi ritratto della Contessa Elena Vendramin Calergi Valmarana.

 

Daniele Renier (di Lancillotto). n. 1768. Fu il 1° Sindaco/Podestà del Comune di Venezia (1806-1811). Fu decorato del titolo di Conte. Fu inoltre Commendatore dell'italico ordine della Corona Ferrea, Imperial Regio Ciambellano, Primo Consigliere di governo, Presidente dell'Ateneo Veneto dal 1842 al 1845. Si spense il 16.6.1851 nella sua villa di Trivignano presso Palmanova.

Adriana Giacinta Renier (di Antonio). (1801 - 1876). Di lei fu scritto che poteva considerarsi di sangue reale, perchè figlia di Antonio nipote del doge, e di Cecilia Corner, discendente della Regina di Cipro. Fu dama di grandi virtù e insieme di fervide iniziative sociali e culturali, partecipò attivamente alla vita del suo tempo, nonchè agli avvenimenti del 48 e del 66. Diede vita a un salotto letterario che venne frequentato da numerosi studiosi ed artisti. Pubblicò numerosi scritti in prosa e in versi. Sposò il dott. Paolo Zannini, medico assai noto (curò il Canova morente). Adriana  e Paolo abitarono nel palazzo Odoni, in fondamenta del Caffaro, già di proprietà del Doge.

Felicita Bertrand Renier. Vedova del conte Bernardino Renier donava nel 1833/1850 all'Accademia veneziana 29 dipinti di inestimabile valore: 1) Ritratto di un medico, del Tiziano; 2) Ritratto di monaca, di Paris Bordone; 3) Madonna coi Santi Paolo e Giorgio, del Bellini; 4) Madonna con Bambino in un paesaggio, del Cima da Conegliano; 5) Madonna con vari Santi, di Fioravante Ferramola; 6) Cristo deposto e S. Giovanni, di Donato Veneziano; 7) Madonna con Bambino e il Battista, scuola del Bellini; 8) Cristo portato al sepolcro, di Francesco Bassano; 9) Madonna con Bambino, S. Giuseppe, due Sante, del Carpaccio; 10) L'adultera dinanzi a Cristo, del Tintoretto; 11) Cristo deposto, Nicodemo e le Marie, del Cima da Conegliano; 12) S. Romualdo, dello Spagnoletto; 13) Ritratto d'ignoto, di Giambattista Morone; 14) Cristo fra i dottori, scuola di Leonardo; 15) Cristo in faccia a Pilato, dello Schiavone; 16) Madonna con Bambino e S. Giovanni. del Bissolo; 17) Madonna con Bambino e le Sante Caterina e Maddalena, di Giovanni Bellini; 18) Testa del Redentore, di Girolamo Santacroce; 19 e 20) Paesaggi, d'ignoto fiammingo; 22) Ritratto di uomo, di ignoto; 23) La deposizione dalla Croce, di Michele Parrasio; 24) La incoronazione di spine, di Jacopo Bassano; 25) Cristo morto, sostenuto dagli Angeli, del Palma vecchio; 26) La Sacra Famiglia, di Francesco Vecelli; 27) il risorgimento di Cristo, del Tintoretto; 28) Ritratto di prelato, del Carpaccio; 29) S. Girolamo, di Piero della Francesca.

Ignazio Renier. Presidente della Deputazione di Udine (1902).

Pier Andrea Renier (di Pietro). (1892 - 1915). Sottotenente di fanteria, ucciso sul Podgora al comando della sua compagnia, medaglia di bronzo al valor militare.

Paolo Renier (di Paolo). N. 1921. Ingegnere, dirigente di industria, cavaliere dell' Ordine di Malta e dell'Ordine al merito della Repubblica, membro dell' Ateneo Veneto, aderente alla Arciconfraternita di S. Rocco, ha pubblicato nel 1975 un libro su "La famiglia Renier", dal quale sono state ricavate le maggiori note sin qui riportate.

Un altro ramo di Renier abitò a Castello di Godego (TV). Agli inizi del trecento Lunardo Renier acquistò metà dei beni di Godego da Marsilio da Carrara e l'altra metà li ricevette in dono dalla Repubblica, divenendo così signore del luogo. Con la morte del figlio Andrea questo ramo si estinse ed i beni furono messi al pubblico incanto (il castello ed il territorio annesso di 1.000 ettari furono acquistati dai Mocenigo).

 Francesco Renier è presente a Godego alla fine del '700 (proveniente da S. Zenone degli Ezzelini e prima ancora da Chioggia): padre dell'illustre umanista e poeta Giovanni Renier, che fu vescovo di Belluno e Feltre, e fu fratello della nostra trisavola Lucia Renier, la mamma di Boffo Felice.

Palazzetto Renier in calletta Renier, a Chioggia

Personalità di rilievo del ramo di Chioggia

Innocenzo Renier. Giudice del Proprio (1712). 2° da destra nel dipinto, al Museo Civico di Chioggia.

 

Innocente Renier. Figlio di Sebastiano e di Caterina Caime, e fratello di Domenico (n. 1660, anch' egli medico distinto). Medico illustre e professore dell'Università di Padova, fino al 1836 se ne vedeva lo stemma nel locale ove c'è la scala che porta alle sale di Storia Naturale e al Senato Universitario. Morì  l' 11.2.1742; è sepolto nel Duomo di Chioggia.

 

Vincenzo Renier.  Arciprete del duomo di Chioggia, figlio di Innocente, contribuì  con 1100 ducati alla costruzione dell' altare di S. Liborio, ora S. Bellino. Il suo ritratto è sulla tela, che da alcuni fu attribuita a Martino Jagher, da altri al Le Fevre.

Giuseppe Renier. Nel 1751 fu tra le emerite personalità che sovrintesero alla ricostruzione del ponte di Bassano del Grappa, distrutto tre anni prima da un'alluvione; una targa lo ricorda.

Stefano Andrea Renier. n. 1759, m. 1830. Figlio di Domenico, e nipote di Stefano e di Alba Fattorini, ebbe per fratelli Gianbattista (notaio a Venezia), Luigi (Alvise) Preposito, Sebastiano e Giuseppe (padre di Domenico Andrea). Insigne studioso di scienze naturali ed in particolare di biologia marina, professore all'Università di Padova, direttore del gabinetto di storia naturale, membro dell'Istituto di Scienze Lettere ed Arti. Fu chiamato a Vienna da Francesco I°, dove rimase 16 mesi. Pubblicò un catalogo delle conchiglie, ed altre tavole zoologiche impostate su di un originale metodo di classificazione degli animali, basato sullo sviluppo del sistema nervoso. In suo onore il Lamarck assegnò il nome "Polyciclus Renieri" ad un mollusco scoperto e descritto dal Renier. Nel 1846 l'Istituto di Scienze pubblicò tutti i suoi scritti. Gli è dedicata una via a Chioggia. Sotto vi sono le foto di due tipi di conchiglia, a sinistra Aglaja tricolorata (Renier, 1807) , e a destra Hinia Costulata (Renier, 1804) scoperte e catalogate appunto dal Renier.

 

               

RENIER, STEFANO ANDREA - OSSERVAZIONI POSTUME DI ZOOLOGIA ADRIATICA DEL PROFESSORE STEFANO ANDREA RENIER (…), PUBBLICATE PER CURA DELL'I. R. ISTITUTO VENETO DI SCIENZE, LETTERE ED ARTI, A STUDIO DEL MEMBRO EFFETTIVO PROF. G. MENEGHINI. Venezia, coi tipi di Giovanni Cecchini, 1847
(ZOOLOGIA, INVERTEBRATI) 1 vol., in folio grande (515 x 370 mm), pp.: (1) c.b., IX, 122, (1) c.b., (31) cc. di tav. numerate I-XVI. EDIZIONE ORIGINALE, stampata in soli 50 esemplari. Brossura coeva in cartone rigido con titolo stampato alla coperta superiore e al dorso (qualche macchia e alcuni piccoli fori di tarlo); occhiello; testo su due colonne. Le XVI tavole, impresse su fogli con barbe, sono in realtà 31 perché ogni soggetto è inciso sia al tratto e stampato in nero, sia in maniera punteggiata e stampato a colori (tranne la n. XV, eseguita solo a colori, come indicato anche nell'indice delle tavole); molte delle tavole sono tratte da disegni dell'Autore e raffigurano invertebrati che vivono nel mar Adriatico. L'opera è uno dei lavori italiani di zoologia più rari, poiché fu stampato postumo in soli 50 esemplari; l'autore, Renier, apparteneva ad una delle famiglie più antiche di Chioggia, mentre il curatore Meneghini faceva parte dell'Istituto Veneto. Lieve gora nel margine inferiore dall'inizio del vol. a p. 40 circa, ed altra gora nell'angolo inferiore esterno verso la fine del vol.; due piccoli fori di tarlo (di cui uno dopo poche pagine sparisce), lungo quasi tutto il vol., ma veramente insignificanti, sempre fuori dal testo ed oltre le battute dei rami (solo nei margini delle tavv. XI-XIII assume dimensioni maggiori ed è stato in passato restaurato; comunque non tocca le tavole). Esemplare complessivamente in condizioni molto buone, molto bello ed estremamente raro.
   

Giuseppe Maria Renier.  n. 1766. Fu sacerdote, oratore, poeta, esimio musicista e compositore. Ci sono due nomi di padri musicisti filippini che vanno ricordati: Giuseppe Maria Renier e Lorenzo Renier. Giuseppe Maria Renier era un padre filippino che oltre a suonare nella chiesa dei Padri Filippini di Chioggia, suonava anche in Cattedrale, era zio di Lorenzo Renier ed era stato educato da Nicola Fabris (musicista chioggiotto filippino). Giuseppe Maria Renier era un prodigioso suonatore d’organo, arpa, flauto, violino, direttore d’orchestra, improvvisatore e compositore di numerose partiture oggi conservate in archivio dei Filippini. Lorenzo Renier, sacerdote anche lui della congregazione dei Padri Filippini di Chioggia, era un organista e un compositore importante. Le musiche che questi due compositori scrivevano e suonavano, erano sostanzialmente sacre in latino come ad esempio Miserere, Magnificat, Salmi, Laudate dominum, Gloria, Credo.

Luigi (Alvise) Renier.  Nacque attorno il 1775, da Domenico e da Caterina Airoldi. Entrò giovanissimo come chierico nel 1791 nella congregazione dell'Oratorio di S. Filippo Neri di Chioggia. Di essa divenne Preposito. Dopo la soppressione della Congregazione nel periodo napoleonico (1810) si adoperò per il suo ripristino che avvenne nel 1818.

Giuseppe Maria Renier. Nacque nel 1789 e all'età di 17 anni entrò nella Congregazione dell'Oratorio. Quando essa fu soppressa si adoperò con il P. Luigi Renier per il ripristino. Nel 1832 fondò a Chioggia l'Istituto delle Suore della Carità o della Cristiana Misericordia per assistere le fanciulle povere e abbandonate.

Antonio Renier. n. 1807. Fratello del vescovo Giovanni. Fu cappellano a S. Zenone degli Ezzelini dal 1832, parroco a Vedelago 1842, parroco a Mirano 1847.

Domenico Andrea Renier. Nacque da Giuseppe (fratello del naturalista Stefano Andrea) e da Giacinta Bullo il 24.10.1813. Suo padre fu distintissimo chirurgo, e studiò 4 anni a Firenze sotto i celebri Nannoni. D.A. studiò a Padova e si laureò nel 1836 con tesi su " Cenni topografici-fisico-medici di Chioggia". Assessore municipale dal 1838 al 1845. E' ricordato come figura importante durante il tormentato periodo attorno il 1848 (fu membro del governo provvisorio). Nella sua qualità di medico e direttore degli ospedali militari, si distinse per la grande attività nel combattere l'epidemia di colera. Fervente patriota, fu eletto nel '49 all' assemblea provinciale, e nel '68 al consiglio comunale e provinciale. Studioso di problemi lagunari, fu in polemica con il Paleocapa per questioni idrauliche, e scrisse un opuscolo contrario alla immissione del Brenta in laguna. Morì il 22.10.1899 tra le braccia del figlio Giuseppe.

Rodolfo Renier. (Treviso 1857- Torino 1915). Figlio di Luigi (e di Fanny Venturi), procuratore del re ad Ancona, e nipote di Sebastiano, avvocato, che sposò Chiara Lion, nobile padovana. Noto critico letterario, filologo e studioso. Studiò ad Urbino con il Pascoli, a Bologna fu allievo del Carducci, si laureò a Torino. Nel 1883 ottenne la cattedra di storia comparata delle letterature neolatine presso l'Università di Torino. Fu uno dei principali esponenti di quella corrente storico-erudita che si sviluppò, con l'affermazione del positivismo, nella seconda metà dell'800, caratterizzata dallo studio severo delle fonti e degli archivi, dall'indagine filologica dei testi, dall'approfondimento critico del periodo storico e dell'ambiente. Fondò nel 1883 (e diresse per trent'anni) con Graf e con F. Novati il Giornale storico della letteratura italiana, che resta la sua opera maggiore. Come studioso di letteratura trecentesca, R. preparò il testo critico delle liriche di Fazio degli Uberti, di novelle inedite di G. Sercambi, di alcuni autori rinascimentali. Lasciò una copiosa produzione di opere, saggi, articoli, tra i quali: un saggio su "La vita nuova", libri su "il tipo estetico della donna nel medioevo", "I filelfo", "Mantova ed Urbino", "La cultura e le relazioni letterarie di Isabella Gonzaga", "Svaghi critici", etc.  Gli è dedicata una via a Torino.

 

 

VILLE  E  PALAZZI  RENIER (tuttora esistenti)

Villa Renier ,  Monticelli di Monselice (PD)

Villa Renier - Cavalli - Zilio , Pontecasale di Candiana (PD)

Villa Garzoni - Renier - Michiel - Carraretto , Pontecasale di Candiana (PD)

Villa Marcello - Renier - Lupato , Urbana (PD)

Villa Corner - Renier , Sede del Municipio, Mirano (VE)

Villa Renier - Michiel , Carpenedo di Mestre (VE)

Villa Corner - Renier - Persico , Cavasagra (TV)

Villa Renier , Vedelago (TV)

Villa Renier , Castello di Godego (TV),

Villa Renier - Pullin , Montebelluna (TV)

Barchessa di Villa Renier , Monigo di Treviso

Palazzo Odoni - Renier , Venezia

Palazzetto Renier, Chioggia

Palazzo Renier, Canea di Creta (Grecia)

Chiesetta Renier, Porto Levante (Rovigo)